Come una rana d'inverno
27 gennaio 2024
27 gennaio 2024
Come una rana d'inverno
da Primo Levi
Stradestorie
Immagine
Questa proposta è sulle scene dal 2006 ed è stata apprezzata in oltre cento comuni d'Italia.
Il segreto non sta certo in qualche artificio o nel taglio narrativo che abbiamo scelto, ma sta nella forza, l'immediatezza, la semplicità del messaggio di Primo Levi.
Segnato dall’esperienza del lager nazista, Levi non si è sottratto ad un ruolo civile di dolente ed energica coscienza critica, raccontando nei suoi libri sofferenze, disperazioni e speranze, la sua storia, la Storia. Il titolo Come una rana d’inverno è un significativo verso tratto dalla sua poesia Shemà… Ascolta.
Tre sono i piani su cui verte lo spettacolo, che si cedono l’un l’altro parola.
Una prima voce è quella dei fatti storici, cenni e aneddoti della biografia di Levi, dati e informazioni sulla Shoah, sullo sterminio, su luoghi e accadimenti. È una voce rigorosa, obiettiva.
Un secondo piano è quello della lettura delle pagine tratte dai testi di Levi (irrinunciabili Se questo è un uomo e La tregua), per rievocare i fatti storici tramite l’emozione.
Un terzo punto di vista è quello che attualizza il percorso: anche oggi ci sono ingiustizie, sopraffazioni, diritti calpestati, comunque “cancelli” che come ad Auschwitz devono essere abbattuti.
Il nostro reading si fa forte della parola, delle voci degli attori recitanti, ma a tenere sempre viva l’adesione del pubblico concorrono, accompagnando o intervallando la lettura, immagini a tema proiettate su maxischermo e le musiche dal vivo, che spaziano da omaggi ai cantautori italiani fino a suoni più sperimentali, che sottolineano la sofferta assurdità di quei giorni.

Spettacolo presentato in occasione della Giornata della memoria. Ingresso libero.